Project Description

(..)Per la prima volta dal dopoguerra una città italiana ha deciso di riconvertire a uso agricolo vaste aree del suo territorio destinate a costruire case e fabbriche (…) Ai proprietari toccava aderire o meno a questo invito, un passaggio necessario anche per evitare decisioni calate dall’alto e mettere il riparo l’ente pubblico da una pioggia di ricorsi. La risposta arrivata negli uffici del municipio è stata sorprendente: i titolari di ben 32 ettari di terreno (20 a uso residenziale, 12 a uso industriale) hanno già dato l’ok affinché le loro proprietà tornino a essere campi e pascoli. Tutto questo nel perimetro di un capoluogo di 170mila abitanti (…) Ma davvero è ipotizzabile un futuro di granoturco, stalle e orti che si alternano a palazzi e tangenziali? «Il nostro è prima di tutto un tentativo di riconoscere valore al lavoro agricolo – spiega ancora l’assessore – anche perché ci troviamo al centro di una regione che produce eccellenze in campo alimentare . Il cambiamento da noi introdotto non vuole rappresentare solo un vincolo di tutela paesaggistico ma vuole al contrario sostenere un mondo per noi di assoluta importanza».

(Fonte:corriere della sera.it)
 
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