Vedere bene secondo Noosoma

Il Metodo Bates è una tecnica utilizzata sin dal 1920 circa per la cura di disagi e disturbi della vista senza l’ausilio di lenti né di chirurgia, bensì attraverso esercizi fondati sui tre principi di movimento, centralizzazione e rilassamento. Alla base del metodo Bates – che non trova spazio nella letteratura scientifica ufficiale, ma la cui validità è documentata empiricamente da migliaia di praticanti in tutto il mondo – troviamo:

– la maggiore consapevolezza dei meccanismi di visione;
– il concetto che la messa a fuoco non dipende soltanto dai cambiamenti di diametro del cristallino ma anche dalla capacità di contrarre/allungare il diametro antero-posteriore dell’intero globo oculare (v. approfondimenti di seguito).

Noosoma propone la sua particolare modalità di Bates, interessandosi alla regolazione di tutto il sistema metabolico coinvolto nella visione. Oltre ai normali esercizi, che continuano a mantenere la loro validità a distanza di un secolo, ne sono stati aggiunti degli altri e soprattutto si è collocato il metodo visivo all’interno del contesto generale dell’organismo e delle sue caratteristiche tenso-strutturali.
Ne deriva una maggiore efficacia e piacevolezza nell’applicazione del metodo.

Il metodo secondo Noosoma

  • Colloquio di inquadramento clinico del paziente: visita medica completa e insegnamento dei primi esercizi (durata: circa 90 minuti).

A seguire

  • Ciclo di 6 incontri individuali di 30 minuti l’uno per l’apprendimento di nuovi esercizi e la revisione di quelli appresi precedentemente

oppure

  • Corso di gruppo (attivabile con min. 8 partecipanti) da 6 incontri di 90 minuti l’uno.
LISTINO
Prima seduta: (comprensiva di inquadramento clinico): 150 €
Corso individuale – 6 incontri: 200 € tot.
Corso di gruppo (min. 8 partecipanti) – 6 incontri: 120 € a persona.

Richiedi informazioni o prenota un appuntamento chiamandoci al 0171.634261
(dal lunedì al venerdì, orario 10:00-12:30/15:00-18:30).

Il Dr. Mario Frusi visita a Cuneo, a Marene e a Finale Ligure.

Per approfondire

  • Il metodo Bates: origine ed evoluzione
    All’inizio del 20° secolo a New York operava l’oculista William Bates, al quale si devono alcune intuizioni brillanti poi applicate ai pazienti in forma di esercizi per il miglioramento della vista senza l’utilizzo di occhiali. Ancorché non condiviso dalla media dei suoi colleghi, il metodo Bates ha mantenuto un elevato livello di diffusione e da almeno un trentennio ha raggiunto anche l’Italia.

    Per alcuni anni, all’interno delle scuole pubbliche newyorkesi, trascorso un breve periodo di apprendimento gl’insegnanti proponevano agli allievi i facili esercizi di lavoro visivo, direttamente in aula e con il suggerimento di continuarli a casa: la stanchezza visiva, il malumore da sforzo di messa a fuoco, anche certi episodi di cefalea o capogiro, ne erano sensibilmente migliorati. All’affermarsi dell’industria ottica, però, il metodo è stato abbandonato in favore del più comodo paio d’occhiali; ma non ha mai smesso di esistere.

  • Il metodo Bates: il tipo di lavoro
    Alla base del metodo Bates troviamo:

    – la maggiore consapevolezza dei meccanismi di visione, da attivare nel singolo allievo;

    – il concetto che la messa a fuoco non dipende soltanto dai cambiamenti di diametro del cristallino (la lente situata nella parte anteriore dell’occhio) ma anche dalla capacità, propria della muscolatura che muove l’occhio nelle varie direzioni, di contrarre/allungare il diametro antero-posteriore dell’intero globo oculare, ottenendo la caduta dei raggi luminosi esattamente sul piano della retina (raggiungendo cioè la “messa a fuoco”).

    Gli esercizi sono facili da apprendere e praticare nella propria quotidianità: tranne agl’inizi (quando il metodo viene appreso), o in caso di limitazioni particolarmente gravi, non è necessario dedicare loro un tempo specifico perché quasi tutte le tecniche proposte si possono applicare durante il “normale” vivere, soltanto prestando un po’ di attenzione al funzionamento dei propri occhi.

    Noosoma propone la sua particolare modalità di Bates. Oltre ai normali esercizi, che continuano a mantenere la loro validità a distanza di un secolo, ne sono stati aggiunti degli altri e soprattutto si è collocato il metodo visivo all’interno:

    – del contesto generale dell’organismo; la scarsa qualità metabolica può inficiare la qualità visiva (come sanno bene gli oculisti, che frequentemente prescrivono degli antiossidanti di estrazione vegetale per migliorare la funzione retinica). Noosoma s’interessa alla regolazione di tutto il sistema metabolico coinvolto nella visione.

    – delle caratteristiche tenso-strutturali dell’organismo; a titolo di esempio, una rigidità del collo può compromettere la funzione visiva attraverso i collegamenti neuro-vegetativi in uscita dalla colonna cervicale, e lo scioglimento di quella tensione si riverbera sull’occhio stesso.

    Ne deriva una maggiore efficacia e piacevolezza nell’applicazione del metodo.

Approfondimenti video

“Buona visione!” esempio di Bates con il dr. Frusi

Per saperne di più

Metodo Bates

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